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                                                                       IL BENE COMUNE

Per millenni l’essere umano ha sperimentato soluzioni organizzative del vivere insieme, fino a raggiungere i risultati d’oggi. Ciò per garantire diritti e doveri ai cittadini, con l'intento di migliorare la qualità della vita comune. La mia riflessione si incentra su alcuni elementi relazionali che mi sembrano di primaria importanza.

-“La comunità”, 1975, bassorilievo. Al centro dell’opera c’è l’accumulo del bene, il capitale, frutto del lavoro. A sinistra sono rappresentate le scene dei lavoratori che producono benessere e, sul lato, il loro mondo sociale e familiare, illuminato di gioia e pacatezza. Sulla destra, sono rappresentate le scene di chi viola le regole, mentre sul lato, una vita sociale e familiare triste.

-“Scene di vita familiare”, 1978. La famiglia funge da cellula all’interno di una società organizzata. E' un’entità in continua evoluzione, che nel tempo alterna i fattori: la coppia genera e alleva i figli; i ruoli in seguito si scambiano, spetta ai figli assistere i propri genitori.

-“L’accoglienza”. 2012 ”Trasi - non fermarti sull’uscio”. Accogliere, ospitare, aprirsi all'altro e restituirgli la propria dignità. E’ quello che si evince dalla forma solida e dalla gestualità della figura scolpita su un blocco di granito. 

L'orizzonte si estende poi sugli aspetti legati all'ambiente, in particolare all'acqua:

-“La pioggia”, 2013/-“Il valore dell’acqua” 1998. 

-“La sorgente”, 2010. Quella della sorgente è una specie di pratica mistica: trattenere le acque nelle viscere della terra e rimetterle nel tempo per alimentare la vita, animale e vegetale.

 

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